I NOSTRI BOSCHI |
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Il castagno è una delle più importanti risorse della nostra montagna non solo per i suoi frutti, ma anche per le diverse funzioni che svolge. Oltre all'aspetto paesaggistico-ambientale e di salvaguardia del bosco, tale pianta nel tempo ha seguito tutte le vicissitudini delle comunità montano- collinari, associando al frutto la storia, le tradizioni e la cultura, tanto da poter parlare di “civiltà del castagno”. Il castagno già nel medioevo rappresentava una risorsa fondamentale per la sussistenza della famiglia contadina e la sua coltivazione sostituiva quella dei cereali, per questo motivo il castagno viene chiamato anche ALBERO DEL PANE. A Granaglione, in considerazione dell’importanza e del valore di tale pianta, significativo è l’intervento della società ‘Appennino Risorse’, in collaborazione con l’amministrazione Comunale ed il consorzio Castanicoltori di Granaglione, propone alle scuole e ai cittadini una serie di percorsi didattico-culturali con l’obiettivo di dimostrare in maniera tangibile ai visitatori la storia della castanicoltura e le possibili forme di recupero per la sua moderna valorizzazione. Alcuni anni fa tra i componenti del consorzio Castanicoltori di Granaglione e l’amministrazione comunale è nata l’idea di produrre una birra alle castagne. L’intento era quello di creare un prodotto che potesse identificare il proprio territorio d’origine rilanciando un frutto considerato povero:la castagna. Il progetto ha trovato nella fondazione Cassa di risparmio in Bologna un partner che ha reso disponibili le attrezzature e gli impianti per la produzione della birra BELTAINE. Il nome BELTAINE deriva dalla grande festa Celtica di primavera, che cadeva il 1 Maggio e rappresentava l’inizio della bella stagione e la rinascita della natura. Questa zona era terra di confine degli insediamenti Celtici sull’Appennino Bolognese e la bevanda tipica dei celti era la birra, chiamata in Gaelico Cervogia, termine dal quale derivano la Cerveza spagnola e la Cerveja portoghese |
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PINO:
è una conifera che vive preferibilmente sui terreni calcarei, fino
alle quote più elevate, al di sopra del limite della vegetazione
delle altre specie contribuendo a formare la fascia arbustiva che sfocia
poi nelle praterie di altitudine. Il pino mugo vive quindi tra i 1500
e 2200 mt di quota e si può spingere fino a 2700 mt. Il fusto e
i rami per meglio sopravvivere nelle condizioni critiche delle altissime
quote, nella forma prostrata sono contorti e striscianti così che
la pianta che difficilmente supera i 3_4mt. In inverno resta coperta sotto
la neve esercitando nel contempo, nei confronti di quest’ultima
un’ azione di contenimento impedendo valanghe e slavine. |
FAGGIO:
è una latifoglie
a foglie caduche molto abbondante in montagna, solo o associato a conifere.
Il faggio è un albero maestoso che può raggiungere
i 30_40metri di altezza.
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ABETE BIANCO:
è una conifera che può raggiungere i 40_60m di altezza,
con la chioma piramidale poco allungata. ABETE ROSSO: è una conifera di prima grandezza cioè che può raggiungere i 50_60m di altezza,la chioma piramidale è molto allungata e il fusto dritto. |
Le nostre montagne ci offrono inoltre una meravigliosa varietà di fiori, che crescono spontaneamente arricchendo il panorama vegetale dei nostri boschi. Molti di essi sono presenti nel giardino floreale che troviamo a casa Giobbe, che sotto le sapienti e attente cure dell' "Alpigiano" comprende una vastissima collezione di fiori autoctoni dell'Appennino, accostati a elementi propriamente Alpini e delle alte quote. Ecco alcuni esempi di piante caratteristiche dei nostri monti, presenti in questo magnifico gioiello botanico... |
L'angolo dell' AlpigianoSalve a tutti, sono un appassionato di piante alpine e specie selvatiche, per cui mi sono creato in un piccolo terreno a 1000 mt di altitudine sull'Appennino Tosco-Emiliano, un giardino roccioso, dove mi dedico al mio hobby: coltivare specie alpine e da sottobosco, anche molto rare. Chiunque condivida la mia passione puo' contattarmi al mio indirizzo di posta elettronica per scambi di opinioni ed esperienze in materia. alpigiano@gmail.com |
Carlina |
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